il sapore disgustoso dellaq minestra riscaldata….

Avrei già dovuto capirlo tempo fa quanto è disgustosa una "minestra riscaldata" ma anche questa volta è venuta fuori la mia colossale ingenuità e mal riposta fiducia. Fiducia in chi mi aveva illusa e ingenuità nel non dare ascolto al mio istinto che, guarda caso, ogni volta che non ho seguito, mi ha sempre portato dolori e delusioni. Pensavo di aver ritrovato una persona speciale ma mi sbagliavo. Ho trovato un’ altra persona: superficiale, ipocrita, falsa. Una persona che mi ha mentito, purtroppo senza sapere che io sapevo che mi stava mentendo. E non ne capisco il perchè. Non capisco perchè all’inizio pareva che fosse il Grande Caldo Ritorno e poi invece si è trasformato nel Grande Gelido Allontanamento. Non capisco perchè parla tanto, dice molte cose, si accalora e poi fa esattamente l’opposto di quello che dice. Non capisco ma soprattutto non mi è permesso capire perchè ogni volta che mi avvicino ha tante altre cose da fare… Non capisco anche se vorrei capire e non mi è dato di capire e questa la ritengo la vigliaccata peggiore di tutte. Allora, come questa persona mi disse tempo fa, "le foglie vecchie vanno tagliate". Che sia così: io speravo di cuore che l’albero potato potesse dare nuove foglie verdi e tornare ad essere una pianta rigogliosa ma evidentemente non è così. Allora fa agii di istinto. Oggi agisco in coscienza e volontà. Perchè, vedi, avevo anche io bisogno. Ma quei tempi non ci sono più. L’ho capito oggi.Quella persona non c’è più. Oggi c’è un’altra persona, cinica, falsa e vigliacca. Bello come era bello lui ma trasformata in qualcosa che non è più lui. Preferisco non pensare a cosa sei diventato. Sto provando un dolore che non è facile esprimere nè sopportare quindi piuttosto che sentirmi così, preferisco il dolore dell’eutanasia di una grande e stupenda amicizia. Stacco la spina, con la coscienza tranquilla. Se penso a come mi sono sentita quel giorno e se penso a come mi sto sentendo ora… Affranta, arrabbiata e menomata ma con una forza e una marcia in più che tu non hai e della quale, prima o poi, inizierai a sentirne il freddo vuoto. Forse ti scriverò una lettera che forse ti spedirò e che forse pubblicherò qui ma non per sputtanarti, cosa che non mi interessa. Non ne hai bisogno, ci riesci benissimo da solo. La pubblicherò per me: per poterla leggere ogni volta che mi verrà la tentanzione di resuscitare i fantasmi del passato, per ricordarmi, d’ora in avanti, che ogni minestra riscaldata fa solo male. Con immenso dolore ti dedico questa canzone: è dei Fleetwood Mac e si chiama GO YOUR OWN WAY (Vattene per la tua strada)….

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